Gli hashtag sono usati regolarmente da milioni di utilizzatori dei social media, prima fra i membri della più grande comunità di micro-blogging, Twitter, in seguito dagli instagramers, chi utilizza Instagram con profili privati o business.
In questo post parlo della storia dell’hashtag, di quando è nato e da dove viene ed infine, perché monitorare hashtag di personalità, aziende e brand e gli strumenti gratuiti e non per farlo.
Sai chi ha inventato l’hashtag, qual’è stato il primo hashtag e perché è divenuto famoso così velocemente?
Gli hashtag sono creati dalle persone che su Internet pubblicano contenuti di ogni genere contraddistinti da “parole chiave” che servono ai singoli canali social e non solo ad immagazinarli e, successivamente trovarli e presentarli agli utenti secono le loro ricerche.
Quindi i contenuti generati dagli utenti sono organizzati utilizzando gli hashtag, in modo che altri utenti possano facilmente trovare gli argomenti di loro interesse e partecipare alle conversazioni online, condividere gli stessi contenuti. In questo modo i canali aggiornano costantemente i loro database e la conoscenza come fattore che comprende ogni tipo di informazione o dato, viene condivisa dalla popolazione che utilizza la rete e non soltanto i social media.
Il primo hashtag o cancelletto
L’esperto in tecnologie “social” Chris Messina, è accreditato come colui che ha postato il primo hashtag su Twitter. E’ stato il primo a postare l’hashtag #barcamp nell’agosto 2007. Questo è il tweet: “how do you feel about using # (pound) for groups. As in #barcamp [msg]?”
Messina usò l’hashtag con l’intento di raccogliere conversazioni riguardanti Barcamp, una rete internazionale di non conferenze aperte relative alle tecnologie e al web. Il suo nome utente (handle in gergo @) è @MrMessina. Da quel giorno gli hashtags si sono moltiplicati invadendo anche gli altri canali social e in tutta la Rete, per diventare una delle funzioni più usate.
Pare che Evan Williams, fondatore di Twitter, in realtà condivise l’idea con Messina – egli non pensava che gli hashtag sarebbero diventati così popolari a causa dell’approccio troppo tecnologico che richiedevano. Messina affermò che IRC influenzò il concetto pioneristico dietro l’hashtag. Infatti nell’IRC l’hashtag era piuttosto comune prima della nascita di Twitter.
Come monitorare gli hashtag
Oggi, l’hashtag è impiegato da chi usa i canali social allo scopo di attirare un numero crescente di followers e incrementare la popolarità di un brand. Esistono vari strumenti online per monitorare la popolarità di un hashtag, quante volte è stato usato, quante impressions ha ottenuto, chi sta ne sta parlando, quali altri hashtag vengono usati e cosa stanno scrivendo le persone al riguardo.
Tutti sappiamo che Internet è il “luogo” della velocità, il mondo digitale viaggia a ritmi infinitamente superiori alle possibilità di mantenere il passo con il progredire della conoscenza che gli esseri umani possono sopportare. Quindi spesso le applicazioni, le piattaforme e i software utilizzati anche solo tre anni fa o addirittura un anno fa, oggi aver ceduto il passo a strumenti più aggiornati oppure aver cambiato proprietà. Esattamente ciò che è accaduto a twtrland, oggi diventuto Klear, il nuovo “standard” nell’Influencer Marketing.
Da leggere: Social Influencer Marketing
Fra gli strumenti gratuiti consigliati dagli esperti nel 2021 figurano anche:
- Hashtags – Utilissimo per monitorare un hashtag su una serie di piattaforme. Lo strumento di Analytics per il tuo marchio, azienda, prodotto, servizio, evento o blog, in versione free a pagamento. Il sito è una fonte imperdibile di informazioni che ogni Social Media Manager sa di dover impiegare per documentarsi su hashtag di tendenza in diversi settori quali business, tecnologia, spettacolo ecc.
- Talkwalker Free Search – Con il suo Free Social Search puoi misurare sentiment, mentions, engagement rispetto al soggetto o argomento preferito.
- Hashtagify – Come afferma Francesco Ambrosino (@Fra_ambro) fondatore di socialmediacoso.it sul blog di Talkwalker: “A rendere questo tool meritevole di essere preso in considerazione è, a mio avviso, la funzione Related Hashtag, che genera un grafico dinamico embeddabile in due versioni: Related Chart e Related Table.”.
- RiteTag – Non hai idea di quali hashtag usare su Twitter? Ottieni suggerimenti istantanei di hashtag per immagini e testi su desktop e dispositivi mobili. Basato sul coinvolgimento degli hashtag in tempo reale.
- Socialert – Uno strumento di monitoraggio hashtag affidabile, per monitorare le parole chiave degli hashtag e gli account social, puoi impiegarlo per Twitter, Instagram e Facebook. Tieni traccia rapidamente di tutti i post dell’hashtag Twitter e di qualsiasi account Twitter, grazie all’assistenza dello strumento per misurare le metriche tra cui impressioni Twitter, sentimenti, contenuti virali per qualsiasi hashtag e account Twitter. Semplifica il monitarggio degli Insight su Instagram, tiene traccia di tutte le informazioni relative a qualsiasi hashtag di brand in tempo reale. I rapporti includono metriche come collaboratori, post, hashtag, link e altro. Infine con Socialert ottieni un’analisi approfondita di qualsiasi pagina Facebook. Identifichi le metriche chiave di qualsiasi pagina Facebook ed ottieni dettagli come i post principali, la distribuzione oraria, gli hashtag, gli URL, ecc.
Conclusione
Gli hashtag sono diventati popolari anche su altri canali social. Prima su Twitter dove sono nati, ora hanno acquisito un loro valore specifico su canali come Instagram e LinkedIn e servono anche a fare marketing, promuovere eventi, prodotti, servizi e brand.
Questo post è stato scritto per la prima volta il 7 ottobre 2014 ed aggiornato il 28 gennaio 2021
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