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Comunicazione aziendale, Web Marketing, Social Media Marketing.

Come scrivere un articolo per un blog nel 2023

Quando devi scrivere un articolo per un blog, ti consiglio di usare uno schema suddiviso in sezioni da compilare per seguire una procedura collaudata, non tralasciare dei passi e creare contenuto di valore. Riduce l'ansia da foglio bianco e ti fa guadagnare tempo!

Come Scrivere Un Articolo Per Un Blog Nel 2023 - Immagine Di Un Testa Di Uomo Con Cervello Stile Ologramma.

“Cosa scrivere in un articolo per un blog nel 2023” e “Come scrivere un articolo per un blog nel 2023” sembrano due domande diverse.

I puristi della grammatica obietteranno che “cosa” risponde alla domanda “che argomenti devo trattare in un articolo per un blog” mentre “come” risponde alla domanda “quali strumenti devo impiegare” oppure “che procedura devo seguire per scrivere un articolo per un blog”.

Chiediamo lumi a Google cercando per parola chiave esatta, ovvero tra virgolette:

“Come scrivere un articolo per un blog”, circa 1.610 risultati.

“Cosa scrivere in un articolo per un blog”, nessun risultato per la keyword esatta. Quindi Google decide di restituire risultati “misti” con un po’ di cosa e un po’ di come, preferendo tuttavia il come anche tra i risultati “zero clic”.

Perché ho fatto questa premessa?

Perché voglio parlarti di parole chiave?

No, l’ho fatto di recente nell’articolo Come trovare keyword giuste per piccole aziende

L’obiettivo, anzi gli obiettivi di questo articolo sono altri:

  • farti guadagnare più traffico verso il tuo blog,
  • aiutarti a risparmiare tempo nella creazione dei contenuti per il tuo blog ma anche per tutti gli altri mezzi, compresi Facebook, Instagram, Tit Tok, LinkedIn, i social media in genere,
  • fornirti indicazioni utili a gestire l’ansia da prestazione quando si tratta della creazione dei contenuti del tuo blog,
  • infine, contribuire a farti essere più felice del tuo lavoro di creatore degli articoli del tuo blog.

I consigli che leggerai in questo articolo rispondono a una domanda semplice, per quanto poco interessante per la maggioranza dei creatori di contenuti.

Cosa devo chiedermi prima di scrivere un articolo per il mio blog?

Le domande fondamentali che devi sempre porti sono poche ma essenziali per scrivere articoli efficaci per il tuo blog nel 2023.

Erano importanti anche prima, ma oggi non puoi pretendere di ottenere risultati con un blog se non le metti al primo posto tra i compiti da svolgere ogni volta che pensi di creare un contenuto.

Soprattutto se sei all’inizio della tua attività e hai deciso di usare un blog o un sito come mezzo principale per raggiungere i tuoi obiettivi di marketing e comunicazione.

Se così è, devi aver già una strategia di comunicazione e marketing, devi aver già stabilito le caratteristiche fondamentali del blog che sono le seguenti.

Quali sono le caratteristiche indispensabili di un blog?

Ecco gli elementi chiave di un blog:

  1. Struttura di navigazione o Information Architecture
  2. Aspetto grafico
  3. Stile comunicativo o tone of voice
  4. Contenuti di qualità
  5. Ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO)
  6. Interattività
  7. Responsività
  8. Mobile First
  9. Branding
  10. Consistenza nel blogging (frequenza di pubblicazione, vedi Piano Editoriale)
  11. Strategia di promozione dei contenuti
  12. User experience (UX)
  13. Monitoraggio e analisi
  14. Social media integration
  15. Strategia di monetizzazione
  16. Sicurezza

Vuoi sapere quando pubblicherò “Gli elementi chiave di un blog” spiegato passo-passo?

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    Finalmente è il momento delle risposte.

    Cosa devo chiedermi prima di scrivere un articolo per il mio blog nel 2023?

    Ecco le domande che dovresti porti se crei i tuoi contenuti e scrivi i tuoi articoli:

    1. Qual è l’obiettivo dell’articolo?
    2. Cosa voglio dimostrare?
    3. Cosa voglio che il lettore impari oppure cosa voglio insegnare e a chi*?
    4. Cosa desidero che il lettore faccia dopo aver letto l’articolo?

    Ora analizziamo le quattro risposte e cosa nascondono.

    Qual è l’obiettivo dell’articolo che scriverò?

    Prima di iniziare a scrivere devi chiederti l’obiettivo dell’articolo.

    Vuoi educare i lettori su un determinato argomento. Se si vai alla risposta 3.

    Voglio rispondere a una domanda comune che si fanno in molti ma voglio dare il mio punto di vista perché credo di aver capito qualcosa che i miei concorrenti non hanno ancora capito oppure che hanno finora affrontato in modo superficiale?

    Voglio promuovere un prodotto del mio eCommerce o della mia attività o un servizio che offro? In realtà promuovere prodotti o servizi “tout court” non è proprio il massimo come obiettivo di un articolo perché in larga parte il contenuto di un blog serve a “nutrire” i lettori, chi non sa chi sei e vuole capire se puoi risolvere un suo problema, aiutarlo a coltivare un interesse o soddisfare un’esigenza specifica. Sembra che tutto riguardi parlare di un prodotto ma non è così. Puoi scrivere articoli su un problema specifico senza fare il venditore ma informando il lettore, il quale, se si trova nel punto del suo Customer Journey in cui è pronto a valutare il tuo prodotto, servizio, soluzione sarà lui a compiere un’azione come iscriversi al blog, chiedere un contenuto gratuito o pagamento e se è già iscritto al blog, rispondere all’offerta contenuta nella newsletter.

    Voglio condividere notizie di attualità?

    Definire l’obiettivo dell’articolo ti aiuterà enormemente a scrivere in modo più mirato e a generare traffico pertinente. Infatti, per chi ha deciso di scrivere i contenuti del suo blog, una delle “paure” più grandi è di andare fuori tema, scritto troppo o troppo poco e, non riuscire a comunicare efficacemente secondo i suoi obiettivi di marketing e comunicazione.

    Quando ti poni questa domanda, emergono nella tua mente, le informazioni giuste per creare un contenuto che, hai già deciso, sia di assoluta qualità, informativo, facile da comprendere, utile per il lettore e funzionale alla creazione e mantenimento della tua autorevolezza.

    I contenuti di valore, creati con un preciso scopo, oltre a quello palese ne hanno anche uno implicito, contenuto nella tua strategia di marketing e comunicazione.

    Infatti, dimostrano che tu possiedi le caratteristiche indicate nelle “linee guida per i valutatori della qualità” di Google, riassunte nell’acronimo E.E.A.T.:

    • Experience (Esperienza)
    • Expertise (Competenza)
    • Authoritativeness (Autorevolezza)
    • Trustworthiness (Affidabilità)

    Cosa voglio dimostrare?

    Voglio dimostrare qualcosa a me stesso/a o al mio lettore e potenziale cliente?

    Spesso rischiamo di scrivere per noi stessi, per varie ragioni nascoste nell’inconscio, come il desiderio di approvazione degli altri o il bisogno di sentirci abbastanza bravi, intelligenti, esperti, ecc. Oppure scriviamo per attirare l’attenzione del mondo giacché ottenere attenzione è lo scopo primario di ogni mezzo di informazione e comunicazione dalla nascita di Internet in poi.

    Perciò farti questa domanda, cosa voglio dimostrare con il mio articolo, serve a riconnetterti con lo scopo del tuo blog: comunicare per agevolare la vendita, dei tuoi prodotti, servizi, contenuti, libri, corsi, campagne di crowdfunding, ecc.

    Vuoi dimostrare la tua teoria su un tema? Vuoi dimostrare che gli altri si sbagliano circa un argomento specifico? Vuoi stabilire il tuo Brand Positioning in una niccchia di mercato?

    Vuoi consolidare la tua opinione su qualcosa o qualcuno e ottenere credito da parte di un gruppo di persone con interessi specifici?

    La domanda potrebbe essere una variazione della prima, ma l’ho inserita di proposito perché in qualche modo, apre altre prospettive.

    Come sai, ogni risposta nasce da una domanda precisa e le parole usate per formularla influenzano la risposta stessa.

    Cosa voglio che il lettore impari? Cosa voglio insegnare e a chi*?

    Spiego subito l’asterisco.

    Tra i consigli su come scrivere un articolo di blog, ritorna sempre il medesimo: chi è il mio pubblico target?

    Io credo che il tuo pubblico target debba essere già stato individuato e descritto chiaramente nel tuo piano di marketing e comunicazione. Meglio ancora se è nel tuo Business Plan.

    Anzi: ancora meglio se lo hai identificato quando hai scelto il tuo Business Model.

    Tuttavia, la tua nicchia di mercato può essere composta da sottocategorie utilizzate per segmentare il Buyer Persona principale.

    L’esempio della nicchia di mercato che cerca “tende di fascia alta per alpinismo” e che ritrovi in diversi articoli del blog, calza a pennello.

    Riprendo quella nicchia illustrata nell’articolo Come trovare la tua Micro Nicchia

    Mercato: attrezzature per vita all’aperto.

    Nicchia: forniture da campeggio.

    Micro nicchia nr. 1: tende di fascia alta per alpinismo.

    Micro nicchia nr. 2: calzature per trekking professionale

    La micro nicchia “tende di fascia alta per alpinismo” identifica un mercato estremamente definito che non avrebbe senso segmentare ulteriormente, pena ridurre drasticamente la quantità di lead quindi le possibilità di generare vendite.

    Tuttavia dipende dagli articoli offerti: se garantiscono un profitto elevato, anche pochi clienti possono essere sufficienti a generare ricavi consistenti.

    Cionondimeno, si potrebbe stabilire che c’è spazio per scrivere articoli per una o più sotto-categorie di persone interessate alle tende di fascia alta per alpinismo come i principianti, gli intermedi e gli esperti.

    La prima categoria potrebbe essere interessata ad avvicinarsi al settore quindi l’articolo del blog dovrebbe restare entro determinati limiti e fornire informazioni per questa specifica fascia di pubblico.

    Lo stesso vale per le sotto-categorie degli intermedi e degli esperti. Ad esempio La categoria degli intermedi, in genere, comprende persone che hanno già le competenze di base ma cercano il modo di metterle in pratica.

    Se vuoi approfondire come scrivere per queste tre sottocategorie, leggi l’articolo Come creare contenuti: la via più veloce – c’è una sezione apposita.

    Per chiudere questo paragrafo sono dell’avviso che anche una segmentazione estrema come quella appena illustrata, debba far parte di un lavoro di preparazione che viene molto prima della creazione di un blog, sito, portale verticale o eCommerce.

    Scrivere senza aver profilato il pubblico di riferimento in modo accurato dopo mesi o anni significa non aver ben chiaro come funziona il marketing né la comunicazione, tantomeno il copywriting, lo strumento cardine per vendere.

    Alla fine hai deciso cosa vuoi scrivere oggi per insegnare qualcosa ai tuoi lettori? Cosa vuoi che imparino?

    Se decidi di condividere informazioni di base che, in genere, servono a risolvere un problema urgente, immediato, devi scrivere un tutorial, una guida, qualcosa che sia divisibile in step, elenchi numerati e che porti il lettore dal chiedersi come si fa una cosa al sapere come farla in pochi istanti.

    Diverso è il caso se vuoi che il lettore impari qualcosa che richiede tempo. Il contenuto potrebbe diviso in una “serie di articoli” che passo-passo insegnano qualcosa al lettore fornendo una visione ampia di un argomento.

    Approfondimenti documentati ed esaurienti è quello che vuole Google.

    In definitiva la risposta è no, non devi pensare a un pubblico qualsiasi e neppure alla tua audience generica quando decidi di scrivere un post per il tuo blog.

    Meglio stabilire vari “livelli di conoscenza” dei tuoi lettori e sulla base di quelli, sviluppare il contenuto.

    A questo serve il Piano Editoriale che potrei definire come il percorso obbligato che ti porta dritto al tuo obiettivo e dal quale non devi sviare per non perdere credibilità, autorevolezza agli occhi di Google e del tuo pubblico e, specialmente, per non abbassare il livello di attenzione che ti sei guadagnato.

    Cosa dovrebbe fare il lettore dopo aver letto l’articolo?

    Molti consigliano di inserire una Call-to-Action (CTA) cattura-attenzione al termine dell’articolo.

    Io ti consiglio di inserirla anche a metà, come faccio io invitando il lettore a iscriversi al blog.

    Cosa potrebbero voler fare i tuoi lettori durante la lettura dell’articolo o dopo aver consumato il tuo contenuto sui social?

    Non dimenticare il pubblico che ti legge.

    Molti si comportano in modo diverso da come ti aspetti: a volte capiscono l’azione che inviti a compiere, altre volte no e, in alcuni settori, la mancanza di conoscenza approfondita dell’argomento principale, può far ottenere risultati diversi da quelli attesi.

    Ci sono settori nei quali i potenziali clienti non sono interessati a interagire, a scaricare materiale o fare altro. La soluzione è una sola al momento: fare test, fare prove e valutare i risultati.

    Veniamo all’elenco di cose che il lettore potrebbe voler fare.

    Consiglio: non dare nessuna idea per scontata. Ogni blogger, Content Creator, consulente, attività online ha un pubblico che potrebbe comportarsi in modo imprevedibile e le ragioni sono molteplici: la stagione, la situazione personale, i contenuti stessi, il clima dell’epoca, l’ora del giorno e il giorno della settimana; tu continua la lista.

    Condividere l’articolo sui social media. Semplice, raramente efficace sul blog ma dipende anche dal numero dei lettori totali e dalla tua popolarità e autorevolezza. Più efficace sui canali social dove basta uno o due clic.

    Iscriversi alla tua newsletter. Invita il lettore a iscriversi alla tua newsletter per ricevere aggiornamenti regolari sul tuo blog. Funziona abbastanza, con i tempi che ogni lettore si prende, a volte molto lunghi ma dipende anche da cosa “offri in cambio” della sua iscrizione. Oramai nessuno fa niente per niente.

    Lasciare un commento. Incoraggia il lettore a lasciare un commento sull’articolo per avviare una conversazione e incoraggiare l’interazione con gli altri lettori.

    Mettere in pratica i consigli concreti. Se fornisci suggerimenti pratici potresti invitare il lettore a dimostrare che ha compiuto delle azioni concrete. Più facile sui social che sul blog, a meno che tu non abbia centinaia o più lettori per ogni articolo.

    Visitare altre risorse sul tuo blog. Invita il lettore a esplorare altre risorse sul tuo blog, come articoli correlati, guide o tutorial, per approfondire ulteriormente i concetti trattati nell’articolo. Negli articoli è quello che si chiama fare link inbound, noto anche come “backlink” o “inbound link”. È la pratica di ottenere link da altri siti o blog che puntano al tuo. In breve, un link inbound è un collegamento ipertestuale che viene creato su un sito web esterno e che porta al tuo sito web. Uno dei modi per costruire autorevolezza è proprio ottenere link da altri siti a loro volta considerati autorevoli sia dal pubblico che dai motori di ricerca. In pratica funziona come nel modo reale: dimostrare di avere rapporti con qualcuno di autorevole fa aumentare la tua presunta autorevolezza agli occhi del tuo interlocutore.

    Contattarti per una consulenza o un servizio. Se offri servizi, invita il lettore a contattarti per capire come potresti aiutarlo a risolvere i suoi problemi o soddisfare i suoi bisogni. Se scegli di usare una CTA per farlo, ricorda di personalizzarla in base al contesto. Se la inserisci all’interno di un articolo crea un collegamento con il contenuto. Non fare copia e incolla della stessa CTA che si trova nel footer del blog. Sui social serve molta più creatività per spingere i follower a contattarti.

    Seguirti sui social media. Invita il lettore a seguirti sui tuoi canali social. Trova un motivo, non basta più scrivere “Seguimi”. Devi fare una ragione alle persone per farlo oppure offrire qualcosa in cambio.

    Scaricare contenuti gratuiti. Offri al lettore la possibilità di scaricare risorse gratuite, come e-book, guide, checklist o modelli correlati all’argomento trattato nell’articolo, in cambio della loro iscrizione alla tua lista email o alla tua newsletter. A seconda della tua nicchia di mercato puoi realizzare procedure, template, strumenti di lavoro digitali e molto altro. Fai lavorare la fantasia; oggi esiste un numero impressionante di strumenti gratuiti che puoi impiegare per creare contenuti digitali da fa scaricare ai tuoi lettori o follower. Il limite è la tua creatività e il tempo che decidi di dedicare a questa attività. Se credi che basti fare copia e incolla da Canva preparati a passare molti fine settimana davanti al monitor o alla web cam. Dimostrare di essere degli individui unici e diversi richiede tempo.

    Partecipare a sondaggi o indagini di mercato. Invita il lettore a partecipare a sondaggi o indagini di mercato per fornire feedback o opinioni sulla tua attività o sui tuoi prodotti/servizi. I sondaggi si possono fare in tanti modi e funzionano quando si collegano ai reali bisogni e stili di vita delle persone. Oggi, le ricerche di mercato sono alla portata anche delle micro e piccole attività che hanno un minimo di budget e la convinzione che conoscere il mercato prima di lasciarci la pelle, sia indispensabile.

    Iscriversi a un webinar gratuito. Praticamente tutte le attività possono utilizzare questo strumento di marketing e comunicazione. Puoi fare formazione in diretta correlata all’argomento dell’articolo; il lettore potrà approfondire i concetti trattati e apprendere nuove informazioni. Organizzati alla perfezione, sono un’ottima opportunità di conoscere di persona i tuoi potenziali clienti, però dimentica di usare i primi webinar per vendere ad ogni costo.

    Contribuire come ospite o collaboratore. Invita il lettore a contribuire come ospite o collaboratore sul tuo blog, se appropriato per il tuo contesto. Chi non ha problemi a mostrare la faccia parteciperà senza remore. Nel 2023 la comunicazione e il marketing si fanno di persona, in video. Stop!

    In conclusione, farsi le domande giuste ha un’utilità che ancora molti devono sperimentare:

    • apre prospettive nuove,
    • fa risparmiare tempo,
    • fa guadagnare fiducia in se stessi perché la mente può trovare migliaia di ideee nuove e soluzioni inattese. È il cosiddetto approccio del principiante ricordato spesso da Jon Kabat-Zinn quando paragona la mente dell’esperto con quella “beginner”, fresca e piena di possibilità.

    Per chiudere, prima di scrivere ogni articolo per il tuo blog oppure prima di creare nuovi contenuti per i tuoi canali social, fatti le seguenti domande:

    1. Quale obiettivo voglio raggiungere con questo articolo?
    2. Cosa intendo dimostrare a me stesso oppure al lettore?
    3. Cosa desidero che il lettore impari da questo articolo?
    4. A quale sotto-categoria della mia nicchia di mercato è indirizzato questo articolo?
    5. Quale azione vorrei far compiere al lettore che sta leggendo o ha appena letto l’articolo?

    Hai altre idee da condividere con me e i miei lettori?

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    Marino Baccarini

    Sono un consulente in Comunicazione Aziendale, Web marketing e Social Media Marketing.

    Offro le mie competenze ad aziende e professionisti che desiderano creare relazioni con potenziali clienti per incrementare le vendite impiegando i mezzi della comunicazione crossmediale, il Web Marketing ed il Social Media Marketing.

    Il mio interesse primario è diffondere la pratica della Mindfulness nelle aziende e invitare le imprese a trasformarsi in Aziende Socialmente Impegnate (non è la stessa cosa del protocollo CSR).

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