Se ti stai chiedendo che differenza c’è tra un sito web e una landing page, come molti, sei stato obiettivo di un lavaggio del cervello che dura da 20 anni o poco meno.
Google.it dice che ci sono circa 129.000.000 di risultati per la keyword esatta “landing page”, mentre solo 1.790 per la parola chiave esatta “landing page cos’è”.
Questo potrebbe farmi ipotizzare che alle persone non interessa tanto conoscere la vera natura delle landing pages, tantomeno creare contenuti sul tema, quanto, piuttosto, sapere “Come si costruisce una landing page?”, ci sono quasi 40 milioni di risultati oppure, anche peggio, “come creare una landing page gratis” con poco meno 2mila risultati.
Mi fermo qui e rispondo subito alla domanda: “che differenza c’è tra un sito web e una landing page?”.
Nessuna.
Cominciamo con il termine landing page. In inglese significa pagina di atterraggio, to land vuole dire atterrare.
Ora, per capire che non c’è differenza tra un sito e una landing page poniamoci una semplice domanda.
Come arriva un visitatore su una pagina specifica del mio sito o del mio blog?
Lo sanno anche i sassi. Chi atterra su una pagina del tuo sito aziendale o del tuo blog ha trovato il ink sui motori di ricerca, i social media, YouTube, i link negli articoli pubblicati da altri siti, ha cliccato su un annuncio e altro.
In breve, nella maggioranza dei casi i visitatori giungono da fonti esterne al tuo sito o al tuo blog. Chi visita altre pagine quando si trova già nel tuo sito o blog non ci interessa in questo caso.
Hai notato che ho scritto “chi atterra …”?
Serve a farti capire una semplice verità sulla quale pochi riflettono perché si bevono quello che passa il convento.
Tutte le pagine del tuo sito e del tuo blog sono landing pages.
Se cerco sui motori “Come creare una landing page” e decido che il sito di Aranzulla mi sembra il più affidabile, cliccherò sul link che mi farà atterrare sulla pagina
https://www.aranzulla.it/come-creare-una-landing-page-1102135.html
Tutti diranno che è un articolo del sito di Aranzulla e ci sta. Va bene così. Ma se Aranzulla non avesse capito che ogni articolo del suo sito è una landing page credi che sarebbe diventato così famoso? No, oggi farebbe altro.
Quindi ogni articolo del tuo blog o pagina del tuo sito devono essere creati avendo questa verità in mente: sono tutte landing page e come tali vanno create,monitorate e migliorate costantemente.
Perché spendi tempo e denaro per creare le tua landing page e le altre pagine del sito o del blog le tiri via?
Quando clicco su un link esterno al tuo sito che apre la pagina “Chi sono” oppure la pagina “Contattami” sto per atterrare in una landing page che tu hai creato o fatto creare in modo molto spesso frettoloso con un testo qualche foto e stop.
Niente CTA. Niente form specifico per convertire sulla base del contenuto. Pochi o nessun link a risorse di approfondimento (link interni). Pochi o nessun riferimento a pagine interne che aumentano la possibilità che il lettore faccia qualcosa, cioè generi una conversione. Niente che trasformi il lettore in potenziale cliente.
Ah, sì, certo. Siamo in Italia e tutti se ne fregano di cliccare, contattare o scaricare contenuti. Per una certa parte è vero, per alcuni settori è quasi una certezza ma per altri non è così, altrimenti cambierebbero mestiere.
Una volta c’era la home page
Per la verità c’è ancora e va bene così ma non è più così importante come accadeva 10/15 anni fa. Non voglio dire che non devi curare la tua home page come tutte le altre “landing page” del tuo sito o del tuo blog. In molti entrano ancora cliccando sul link alla tua home.
Ma molti entrano in una pagina specifica del tuo sito o del tuo blog perché hanno cercato
- vendita stufe pellet reggio emilia
- offerte creme viso antirughe
- alien profumo donna thierry
- come dimagrire velocemente
- trovare lavoro in spagna
- come creare una landing che converte
- come fare lead generation
- ecc.
In quale pagina atterrano queste persone? In una pagina di un eCommerce, in un articolo di blog, nella pagina del sito del produttore di stufe a Reggio Emilia o nel tuo blog che propone corsi per suonare l’arpa celtica.
Ogni pagina è una landing page
Cosa fare per migliorare la SEO del tuo sito o blog?
Non sono poche semplici operazioni, non sono veloci da implementare come tutti vogliono farti credere e non basta il cugggino di turno che smanetta e non basta la tua limitata competenza in SEO.
Serve anche sapere di marketing molto di più di quanto immagini e di molte altre materie. E fare tutte queste cose è anche spesso noioso.
Ma servono a migliorare la performance del tuo sito o blog, generare traffico e conversioni, cioè potenziali clienti nuovi, soprattutto rispetto ai tuoi concorrenti che se la godono alle terme di Saturnia mentre tu lavori per ottenere risultati dal tuo progetto di attività indipendente online.
Pronto a usare la mia checklist abbreviata per te? Non dimenticare di leggere la descrizione lunga con esempi e idee.
Come posizionare meglio le tue pagine più visitate
- Controlla spesso le pagine più viste su Analytics o Search Console di Google.
- Esamina le pagine e parole chiave più usate.
- Valuta performance con Google Speed Insights o GtMetrix.
- Migliora grafica e contenuti delle pagine popolari.
- Potenzia il marketing per relazioni con il lettore.
- Ottimizza immagini, testo alternativo e dimensioni.
- Assicurati di avere una buona esperienza mobile.
- Monitora parole chiave per ottimizzare contenuti.
- Cerca backlink di alta qualità per migliorare il posizionamento.
- Mantieni pagine aggiornate con contenuti freschi.
- Utilizza parole chiave long-tail per catturare pubblico specifico.
- Studia i concorrenti e superali con contenuti di alta qualità.
- Ottimizza titoli e meta descrizioni per clic.
- Usa schema markup per aumentare la visibilità.
- Monitora e ottimizza la velocità del sito.
- Migliora l’esperienza dell’utente e la struttura dei link interni.
- Crea contenuti correlati alle pagine più viste.
- Promuovi attraverso i social media.
- Monitora le metriche di conversione.
- Continua il monitoraggio e apporta miglioramenti.
- Controlla spesso le pagine più viste sulla tua applicazione di analytics oppure anche solo su Search Console di Google.
- Esamina le pagine più viste, le parole chiave più usate per atterrare sul tuo sito o blog.
- Valuta la performance delle pagine più visitate usando strumenti come Google Speed Insigths o GtMetrix.
- Migliora sia la grafica che i contenuti delle pagine più visitate.
- Migliora le pagine più visitate dal punto di vista del marketing ovvero trova modi nuovi e originali per creare relazioni con il lettore. Questo è il vero e unico scopo del marketing oggi: creare relazioni.
- Ottimizza le immagini. Assicurati che le immagini sulle pagine più viste siano ottimizzate per la SEO. Utilizza testo alternativo (alt text) descrittivo e riduci le dimensioni dei file per migliorare i tempi di caricamento. è una delle azioni più facili e noiose che Google pretende da te se vuoi ottenere punteggi elevati dal suo sistema anche un po’ stupido di verifica della velocità di caricamento su mobile, l’unica cosa che interessa a Google al momento. Ma anche quella che interessa chi usa lo smartphone per navigare il tuo sito.
- Mobile Responsiveness. Verifica che le pagine siano completamente responsive e offrano una buona esperienza utente su dispositivi mobili. Google premia i siti che forniscono un’ottima esperienza mobile.
- Ricerca delle parole chiave. Continua a monitorare le parole chiave che portano traffico alle tue pagine più viste e cerca opportunità per ottimizzare ulteriormente i contenuti intorno a queste parole chiave. Hai una piccola attività, leggi anche Come trovare keyword giuste per piccole aziende
- Backlink Building. Cerca opportunità per ottenere backlink di alta qualità verso le tue pagine più importanti. I backlink da fonti autorevoli possono migliorare il posizionamento nei motori di ricerca. Quanti sono i siti e i blog che controllano periodicamente i link in entrata? Mah, per me 1 su 1 milione.
- Aggiornamenti Regolari.Assicurati di mantenere aggiornate le pagine più viste con contenuti freschi e rilevanti. Google premia i siti con contenuti aggiornati. SI chiamano contenuti evergreen, Yoast SEO li chiama contenuti cornerstone, in inglese sono le pagine “pillar”, pagine pilastro perché sono le fondamenta del suo sito o blog. Pagine pillar, contenuti cornerstone o contenuto flagship sono sinonimi, magari qualcuno li definisce leggermente diversi ma in essenza sono la stessa cosa e servono lo stesso scopo. Sono pagine dall’alto valore informativo per l’utente, che si posizionano bene nella ricerca organica.
- Utilizzo di Parole Chiave Long-Tail. Oltre alle parole chiave principali, cerca di incorporare parole chiave long-tail pertinenti nelle tue pagine per catturare un pubblico specifico, di nicchia, con esigenze più facili da individuare grazie proprio alla parole chiave a coda lunga. Leggi anche Come trovare la tua micro nicchia
- Analisi dei Concorrenti. Studia cosa stanno facendo i tuoi principali concorrenti per le stesse parole chiave e cerca di superarli con contenuti di alta qualità e strategie SEO.
- Ottimizza Titolo e Meta Descrizione. Assicurati che i titoli delle pagine e le meta descrizioni siano ottimizzati per attirare i clic dai risultati di ricerca. Non fidarti ciecamente di Yoast SEO: il Meta Title degli articoli viene generato dal titolo che hai scelto ma quello che appare in grassetto blu nei risultati di ricerca dipende da te. Non affidarti agli automatismi Titolo + Pagina + Separatore + Titolo del sito. Puoi riscrivere tutto in ottica di conversione come spesso faccio io, eliminando il mio nome e cognome dal titolo se ho un’idea che penso possa migliorare il mio posizionamento o interessare di più il lettore.
- Schema Markup. Utilizza schema markup per migliorare la visibilità nelle SERP. Questo può aiutare a evidenziare informazioni cruciali e migliorare il tasso di clic.
- Velocità del Sito. Continua a monitorare e ottimizzare la velocità di caricamento del sito. Le pagine veloci migliorano l’esperienza dell’utente e il posizionamento nei motori di ricerca.
- Migliora la UX, User Experience. L’esperienza di navigazione del lettore che deve essere certo di aver trovato la pagina con i contenuti che soddisfano i suoi interessi, bisogno e che offrono soluzioni eccezionali al suo problema.
- Creazione di Contenuti Collegati. Crea contenuti correlati alle pagine più viste per fornire ai visitatori ulteriori informazioni pertinenti.
- Promozione sui Social Media: Promuovi le tue pagine più viste attraverso i social media per aumentare il traffico e l’interazione.
- Analisi delle Metriche di Conversione. Monitora le metriche di conversione (come il tasso di conversione o il tempo medio sulla pagina) sulle pagine più viste e apporta modifiche in base ai risultati.
- Monitoraggio Costante. Continua a monitorare le performance delle pagine più viste e apporta miglioramenti in base ai dati e alle tendenze che osservi.
Quando il 21 novembre 2000 il primo sito web che ho creato vide la luce, sapevo 1/3 di ciò che conosco oggi, ma di una cosa ero certo: la pagina FAQ del sito www.italsedie.com, secondo le direttive di Google di 23 anni fa avrebbe fatto la differenza. Fu grazie a quella landing page che l’azienda entrò tra i primi cinque risultati su Google e ancora oggi è posizionata grazie a quella pagina che ahimè è stata modificata da altri e troppe volte ma funziona ancora.
Conclusione
Hai capito la differenza tra un sito web e una landing page? Non c’è nessuna differenza dal punto di vista della sostanza. Naturalmente la landing page ha obiettivi di conversione molto più evidenti ma, in molti casi, non devono esserlo neppure troppo per non fa fuggire l’utente. A volte trovi contenuti di ogni tipo e CTA gigantesche e inviti a comprare o registrarsi giganteschi. Infatti esistono landing page lunghe 10.000 pixel che scrolli per un’ora per scoprire dove cliccare per chiedere info o vedere il form di iscrizione ma funzionano per certe tipologie di utenti, mentre in altri casi sono un fallimento totale.
Questo indica che niente funziona solo perché qualcuno ti ha convinto con il suo articolo 5 regole per creare la perfetta landing page. Ma tutto funziona facendo test e modificando singoli elementi di volta in volta.
È vero che nel 2023 senza un video che spieghi molto di quello che il testo non riesce a fare e senza un’area recensioni una landing page ha ridotte possibilità di funzionare.
Possiamo quindi concludere che la landing page associata a una campagna pubblicitaria organica o a pagamento, dovrebbe comprendere alcuni elementi che oggi sono considerati molto importanti come video, recensioni, prove di autorevolezza, un certa sequenza nella presentazione degli elementi e una linguaggio e una lunghezza che dipendono sempre dal prodotto o servizio promosso e dal pubblico oltre che dal device più utilizzato.
Al di là di questi ultimi consigli resta il fatto che tutte le pagine di un sito o di un blog vanno considerate alla stregua di una landing page, perciò curate in ogni aspetto. Per ognuna vanno considerate le aspettative dell’utente, cioè cosa si attende di trovare il visitatore in base al contesto della pagina.
Ultimo consiglio
A questo proposito è sbagliato fare “copia e incolla” delle CTA come si fa in moltissimi casi nei social media. Si prende un contenuto e lo incolla tale e quale in tutti i canali, dimenticando, come al solito, preferenze e bisogni degli utenti.
Ogni Call To Action va pensata per la pagina in cui si trova e adattata al comportamento del lettore in quello specifico contesto.
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