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Comunicazione aziendale, Web Marketing, Social Media Marketing.

Energizzante, parola chiave per vendere.

Tra le parole della pubblicità che aiutano a vendere di più, tra giovani, adulti e senior, "energizzante" è una delle più efficaci, indipendentemente dal settore e dal prodotto o servizio. Come usarla, in quali contesti?

Energizzante Parola Chiave Per Vendere
Parole che vendono
1. Convenienza, la parola magica.
2. Energizzante, parola chiave per vendere.

Perché “energizzante” è la parola chiave per vendere se non produci energy drink o bevande energizzanti, prodotti stimolanti a base di caffeina o zuccheri o altri prodotti per aumentare l’energia fisica e mentale?

Nessuno fa caso alle parole usate in pubblicità. Soprattutto chi dovrebbe porre più attenzione al tema: le piccole attività, gli artigiani, i professionisti, le piccole imprese che hanno più bisogno di tutti di imparare l’arte e la scienza della comunicazione e del marketing.

Dicevo: nessuno presta attenzione alle parole della pubblicità. Il nostro cervello le registra e cominciamo a usarle inconsapevolmente.

In questo modo amplifichiamo la potenza dei messaggi pubblicitari trasferendoli nella mente delle persone con le quali entriamo in contatto ogni giorno.

In pubblicità e, più in generale, nei materiali di marketing, il termine “energizzante” si riferisce a qualsiasi sostanza o pratica che aumenta l’energia fisica o mentale di una persona.

In una società dove milioni di persone soffrono di stress, ansia, depressione, attacchi di panico e altre condizioni che minano la capacità produttiva, sentirsi energici o essere convinti di poterlo essere, è l’undicesimo comandamento!

E vai di magnesio, potassio e zuccheri, la droga del XXI secolo. E poi integratori perché ci sentiamo stanchi, fiacchi, deboli, privi di forza, con la pressione bassa, bisognosi di tirarci su per “ripartire alla grande”.

Dobbiamo essere energici e scattanti appena scesi dal letto, lo vuole la società.

Ma lo vogliamo anche noi, per sentirci pronti a svolgere i compiti che ci assegnano e a rispondere in modo positivo alle pressioni e dagli stimoli che vengono dalla scuola, dall’ambiente di lavoro, dagli amici, dalla famiglia, insomma, dalla società intera.

E non bastano le relazioni “vicine” a produrre questi stimoli. Internet ci porta il mondo davanti agli occhi e quello che accade dall’altra parte del mondo ci influenza esattamente come la pubblicità vista sulla televisione locale.

Dove e quando nasce il termine energizzante?

L’etimologia del termine “energizzante” deriva dal verbo “energizzare”, che a sua volta deriva dal greco “energeia”, che significa “forza in azione”.

Il suffisso “-ante” viene utilizzato per indicare l’azione di rendere qualcosa più attivo o dinamico.

La parola “energizzante” è stata utilizzata in vari contesti per molti anni, soprattutto nel settore dei drink, perciò è difficile stabilire esattamente quando la prima bevanda “energizzante” sia apparsa sul mercato.

Ancora più difficile è scoprire quando il termine “energizzante” sia apparso per la prima volta in pubblicità. E mi riferisco a tutto il mondo, non solo all’Italia.

Tuttavia, sembra che uno dei primi esempi di “energy drink” che utilizzava il termine “energizzante” nella sua commercializzazione sia stata la Jolt Cola, introdotta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1985.

La Jolt Cola è stata commercializzata come una cola altamente energizzante (highly caffeinated cola) per i consumatori e il suo slogan era “All the sugar and twice the caffeine.” Tutto lo zucchero e il doppio della caffeina.

Pare anche che Jolt Cola abbia avuto molto successo nei suoi primi anni ed abbia contribuito a rendere popolare il concetto di energy drink.

Ovviamente, non possiamo fingere che non esistano i grandi brand che in tutto il mondo hanno fatturato miliardi con le bevande energetiche.

Quali sono i brand più venduti nel settore energy drink?

Alcuni dei marchi più noti sono:

  • Red Bull
  • Monster Energy
  • Rockstar Energy Drink
  • NOS Energy Drink
  • Full Throttle
  • 5-hour Energy
  • Bang Energy
  • Mountain Dew AMP Energy
  • Burn Energy Drink
  • XS Energy Drink
  • Gatorade Energy
  • V Energy Drink
  • Lucozade Energy
  • Relentless Energy Drink Guru Energy Drink

È interessante notare che molti di questi brand hanno esteso le vendite ben oltre il mercato americano o il paese dove hanno sede i produttori.

Infatti il brand Red Bull è originario dell’Austria ma venduto in più di 171 paesi con una quota di mercato di circa il 45%.

Monster Energy, marchio di energy drinks statunitense di proprietà di Coca-Cola Company.

Lucozade è l’energy drink britannico ma popolare nel Regno Unito, Irlanda e Nigeria.

Anche il brand Burn è nato in Austria ma è venduto in oltre 80 paesi.

Tra i marchi di bevande energetiche più famosi, voglio ricordare tre paesi dove si fa un grande uso di energy drink come India, Brasile e Cina.

Oltre ai brand famosi in tutto il mondo esistono anche marchi come Cloud 9 e Tzinga in India, Fusion e TNT in Brasile e Eastroc Super Drink e Hi Tiger in Cina.

Inoltre, ci sono diversi marchi locali di bevande energetiche popolari in Cina, come Lipovitan e Future Star.

Ci siamo mai chiesti perché miliardi di persone consumano bevande energizzanti?

Se sei un imprenditore dovresti farti queste domande perché sono le domande giuste che ti servono, non le risposte preconfezionate inutili e dannose se vuoi lavorare sulla tua comunicazione e sul marketing.

Perché ci sentiamo scarichi e dobbiamo ricaricarci?

Credo non esista operatore olistico che non ha sentito dire dai propri clienti che si sentono scarichi, hanno bisogno di ritrovare l’energia e la vitalità.

Non è una novità che la vita frenetica e lo stress ci tolgano le forze e la reattività.

Già verso la fine degli anni del boom economico, in Italia si parlava di stress, anzi di logorio e servivano prodotti per combatterlo.

Uno dei più famosi rimedi che anch’io ricordo molto bene, era l’amaro Cynar, reso famoso dallo slogan “Contro il logorio della vita moderna”.

A recitare il tormentone televisivo era l’attore Ernesto Calindri, quando la tv era ancora in bianco e nero, come spiegato meglio in fondo al post.

Oggi più di allora ci sentiamo continuamente scarichi e privi di energia; di qui ad usare un termine che ci faccia sentire il potere di una sostanza in grado di ridarci forza e vigore, il passo è breve.

Come ho già detto, il bisogno creato dalla pubblicità di sentirsi costantemente energizzati in tutti gli aspetti della vita può essere guidato da una varietà di fattori, tra cui la pressione sociale, le aspettative personali e le esigenze della vita moderna.

Nel mondo frenetico di oggi, c’è spesso la sensazione che dobbiamo essere produttivi e attivi in ogni momento per avere successo e raggiungere i nostri obiettivi.

Questo può creare un costante bisogno di energia e un senso di urgenza per fare le cose velocemente.

Inoltre, l’ascesa della tecnologia e dei social media ha reso più facile che mai confrontarci con gli altri e sentire la pressione di stare al passo con il flusso apparentemente infinito di informazioni e attività che ci circonda.

Questo può creare un senso di FOMO (Fear Of Missing Out – paura di perdersi) e la necessità di essere costantemente “attivi” e coinvolti con il mondo.

FOMO indica una forma di ansia sociale caratterizzata dal desiderio di rimanere continuamente in contatto con le attività che fanno le altre persone, e dalla paura di essere esclusi da eventi, esperienze, o contesti sociali gratificanti. (Fonte: Wikipedia)

Potrebbero esserci anche ragioni mediche alla base del bisogno di sentirsi “energetici” quindi energizzati.

Ad esempio, chi soffre sindrome da stanchezza cronica o di depressione può dover gestire bassi livelli di energia e può cercare modi per aumentare l’energia percepita per funzionare nella vita quotidiana.

Credo che sia importante anche riconoscere l’importanza del riposo che viene sempre poco considerata come una vera causa dei malesseri che ci affliggono.

Quindi da una parte sentiamo il bisogno di essere energetici mentre dall’altra avvertiamo la necessità di dormire abbastanza e riposare in conseguenza di una vita convulsa.

Da queste considerazioni hai già capito perché ho scelto “Energizzante, parola chiave per vendere” come titolo del post.

Puoi usare energizzante” in altri contesti?

Consideriamo anche gli argomenti correlati al termine “energizzante”.

Nella SEO (Search Engine Optimization) il settore del Digital Marketing che ha lo scopo di migliorare la posizione delle pagine web nei risultati organici (non sponsorizzati) dei motori di ricerca,  si fa uso un termine tecnico, le co-occorrenze.

Sono parole o gruppi di parole che appaiono frequentemente insieme in un testo o in un raccolta di testi.

Se vuoi scrivere i testi per il tuo sito, il tuo blog e altri materiali di marketing digitale, devi prestare molta attenzione all’uso delle co-occorrenze.

Infatti, esse possono essere utilizzate per estrarre informazioni sulle relazioni semantiche tra le parole, o per identificare i temi principali di un testo, elemento fondamentale per i motori di ricerca.

Per approfondire su come trovare le co-occorrenze leggi Vendere senza fare pubblicità. Si può?

Parlando di prodotti energizzanti, le co-occorrenze o, se vuoi, gli argomenti correlati alla parola chiave principale possono essere i seguenti:

“caffè” e “energia”: queste due parole spesso appaiono insieme in testi che parlano di energizzanti, poiché il caffè è una fonte comune di caffeina, che è un ingrediente comune in molte bevande energetiche.

“stanchezza” e “prestazioni”: queste parole possono apparire insieme in un testo che parla di energizzanti, poiché molte bevande energetiche sono promosse come rimedio contro la stanchezza e come aiuto per migliorare le prestazioni fisiche o cognitive.

“zuccheri” e “calorie”: queste due parole possono essere associate alle bevande energetiche, poiché molte di esse contengono elevate quantità di zuccheri e calorie.

“sonno” e “insonnia”: queste parole possono essere associate alle bevande energetiche, poiché molte persone le utilizzano per rimanere svegli o per combattere l’insonnia.

Questi sono solo alcuni esempi di co-occorrenze che potrebbero apparire in un testo che parla di energizzanti.

Non dobbiamo dimenticare che la creatività, nella comunicazione, è tutto.

Utilizzando la creatività unità all’esperienza, possiamo impiegare il termine “energizzante” anche in altri settori come la cosmetica.

Posso usare “energizzante” per descrivere altri prodotti e servizi?

Avrai notato la vastità dei punti di vista dai quali un argomento può essere affrontato, perciò ora voglio essere sintetico. Ecco alcuni esempi:

Prodotti per la cura della pelle: il termine “energizzante” può essere associato a prodotti che contengono ingredienti che promuovono l’elasticità, la luminosità e l’idratazione della pelle.

Prodotti per capelli: i produttori di shampoo, balsami e maschere fanno uso di “energizzante” per descrivere prodotti che contengono ingredienti come la caffeina o l’olio di menta piperita.

Prodotti per la salute e il benessere: è il settore “energizzante” per eccellenza. Molti integratori alimentari e prodotti per la salute possono utilizzare il termine “energizzante” quando contengono ingredienti come la caffeina, la taurina o la vitamina B12, che, pare, possano aiutare a migliorare l’energia, la concentrazione e la resistenza.

Servizi di benessere: anche i centri benessere o spa possono offrire servizi “energizzanti”, come massaggi o trattamenti che utilizzano sostanze per promuovere la sensazione di vitalità e rilassamento.

Prodotti per la casa: tra i prodotti per la casa come profumi per ambienti o candele profumate troviamo ingredienti come l’arancia o la menta, che sembra possano aumentare l’energia e la sensazione di freschezza nell’ambiente.

Attenzione, qui siamo in una zona minata pericolosissima.
Infatti, i prodotti energizzanti veicolano sempre l’idea che alcune sostanze “promuovono” sensazioni, fanno percepire stati e condizioni. Nessuna azienda afferma “questo prodotto fa questo o fa quello”. Si allude sempre a sensazioni. Si indica che il prodotto “può aiutare a”.
Il confine tra ciò che il prodotto può fare o che fa è estramente labile e usare un termine al posto di un altro, in Italia, ma anche in altre nazioni, può costare molto alle aziende. Anche dal punto di vista penale.

In conclusione, dopo queste considerazioni e consigli, è evidente che il termine “energizzante” sia la parola chiave per vendere una moltitudine di prodotti e servizi e che puoi utilizzare anche nei tuoi annunci pubblicitari, anche se non sei una multinazionale degli energy drink.

Come sempre, non esagerare nell’usare il termine “energizzante”.

In pubblicità, l’abuso di parole e immagini può determinare il successo di prodotti e servizi ma può anche influenzare negativamente le vendite, suscitando indifferenza o rifiuto da parte del pubblico quando esposto eccessivamente agli stessi messaggi per un tempo prolungato.


Approfondimenti

Lo spot dell’amaro Cynar con Ernesto Calindri e lo slogan “Contro lo stress della vita moderna” è stato trasmesso per la prima volta durante “Carosello” negli anni ’60.

È stato creato nel 1963 dall’agenzia pubblicitaria milanese FMC (Ferruccio Montanari & C.) ed ha avuto un grande successo grazie alla sua ironia e alla capacità di rappresentare la vita moderna come fonte di stress e tensione.

A simboleggiare lo stress della vita moderna, l’attore era seduto al tavolino di un bar che però era stato posto in mezzo alla strada, alla mercé del traffico automobilistico che, già allora, era diventato sinonimo di “vita moderna” ma anche di “stress”.

Il personaggio di Ernesto Calindri, con la sua presenza rassicurante e il tono leggermente beffardo, è diventato un’icona della pubblicità italiana e il termine “Cynar” è diventato un sinonimo di amaro e di rimedio contro lo stress.

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Marino Baccarini

Sono un consulente in Comunicazione Aziendale, Web marketing e Social Media Marketing.

Offro le mie competenze ad aziende e professionisti che desiderano creare relazioni con potenziali clienti per incrementare le vendite impiegando i mezzi della comunicazione crossmediale, il Web Marketing ed il Social Media Marketing.

Il mio interesse primario è diffondere la pratica della Mindfulness nelle aziende e invitare le imprese a trasformarsi in Aziende Socialmente Impegnate (non è la stessa cosa del protocollo CSR).

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