Esiste un marketing per lavoratori autonomi, uno per commercianti, uno per professionisi, uno per imprese, uno per prodotti ed un altro per servizi?
Possiamo parlare di marketing per lavori autonomi, ad esempio, coloro che svolgono attività relative alla cura della persona come l’estetista, il massaggiatore, il parrucchiere, i servizi per la persona a domicilio?
Ovvio che possiamo, anche se, a ben vedere, gli strumenti che usa il marketer per promuovere prodotti, aziende o professioni sono gli stessi per tutti ma usati in modo diverso.
Non potremo creare campagne pubblicitarie identiche per promuovere i servizi di un fisioterapista, una confezione di gel per piatti o un’impresa che produce conglomerato bituminoso.
Tuttavia, gli strumenti a nostra disposizioni oggi sono spesso sovrapponibili: molti sono usati nello stesso modo, altri in modo diverso.
Scendendo sul pratico capiremo meglio.
In che cosa il marketing per lavoratori autonomi è diverso dal marketing per prodotti?
Il marketing per lavoratori autonomi è diverso dal marketing per prodotti in quanto il primo si concentra sulla promozione dei servizi offerti dal professionista, mentre il secondo si focalizza sulla promozione di prodotti fisici.
Inoltre, il marketing per lavoratori autonomi spesso richiede una maggiore attenzione alla costruzione della reputazione e alla creazione di relazioni con i clienti.
I servizi alla persona, al contrario, richiedono una maggiore fiducia e intimità nella relazione con chi presta il servizio, elementi che le scatole di tonno o una lavastoviglie non richiedono!
Come ho detto, lavoratori autonomi, aziende e prodotti, possono beneficiare dell’uso di strumenti che hanno obiettivi comuni, come aumentare il traffico al sito, far conoscere l’attività o l’impresa, convertire i visitatori del sito in clienti, ecc.
Riepilogando: esistono differenze fondamentali tra la promozione di servizi e la promozione di beni fisici.
Molti strumenti di promozione sono i medesimi, alcuni sono più importanti per il marketing dei servizi, altri rivestono maggiore importanza nel marketing di prodotto o nel marketing B2B.
Le principali differenze tra il marketing per lavoratori autonomi e la promozione di beni fisici.
Sovente ricevo email da piccoli imprenditori che mi chiedono come promuovere un prodotto che hanno già, è richiesto da una specifica nicchia di mercato e le vendite sono già parzialmente decollate.
Per rispondere anche a quella domanda, ecco alcuni elementi che differenziano il marketing per lavoratori autonomi e la promozione di beni materiali.
- Intangibilità. I servizi sono intangibili, il che significa che non possono essere toccati o visti fisicamente prima dell’acquisto. Questo rende il marketing per lavoratori autonomi più basato sulla fiducia e sulla reputazione professionale, mentre nel marketing di prodotti fisici, il consumatore può spesso esaminare il prodotto direttamente.
Fiducia, reputazione professionale, competenze, esperienza, capacità relazionali, attitudine alla vendita, sono tutti fattori che ogni lavoratore autonomo deve possedere e senza le quali non resta che affidarsi, come accade a molti, alle promesse della pubblicità che richiede sempre più denaro e un elemento di base che pochissimi piccoli imprenditori e lavoratori autonomi possiedono ancora prima di iniziare campagne pubblicitarie: posizionamento. - Personalizzazione. I servizi spesso richiedono la personalizzazione per soddisfare le esigenze specifiche dei clienti. I lavoratori autonomi devono essere in grado di adattare i loro servizi alle esigenze individuali dei clienti, il che richiede un approccio di marketing più mirato alla vendita, alla costruzione di un rapporto diretto e intimo con il cliente e tutto questo si traduce sempre in una azione: ascoltare consapevolmente.
L’ascolto consapevole determina tutte le scelte successive che porteranno a far vivere al cliente un’esperienza unica, originale, più che soddisfacente e questo ha varie conseguenze a cominciare dal trasformare un cliente qualunque in un cliente referral. - Invisibilità. Poiché i servizi sono invisibili, il marketing per lavoratori autonomi deve concentrarsi sulla comunicazione dei benefici e sulle esperienze dei clienti passati per dimostrare il valore del servizio offerto. Questo può richiedere un uso più ampio di testimonianze, recensioni e casi di studio.
Detto così sembra anche troppo facile e perfino banale, ma se sei un lavoratore autonomo prova a farti questa domanda: “Perché i miei clienti tornano da me oppure perché i clienti nuovi si affidano a me?” Credimi, puoi girarci intorno quanto vuoi e convincerti che il prezzo sia sempre è l’unica leva ma raramente è così, specialmente nei servizi alla persona. E non chiederlo ai tuoi clienti: molto spesso dicono la prima cosa che gli viene in mente, come la convenienza e l’offerta speciale. Ma se li ascolti consapevolmente senza aggiungerci i tuoi giudizi personali, quasi sempre scoprirai le vere motivazioni della loro scelta. - Relazioni a lungo termine. Nel marketing per lavoratori autonomi, è cruciale stabilire relazioni a lungo termine con i clienti, poiché i servizi possono comportare interazioni continue nel tempo. La fidelizzazione dei clienti e la gestione delle relazioni sono il modo più efficace che hai come lavoratore autonomo per “allungare il ciclo di vita del cliente“, ossia fare in modo che torni e compri, torni e compri, lo stesso servizio o altri servizi aggiuntivi e che lo faccia il più spesso possibile, in relazione al tuo settore.
- Brand personale. I lavoratori autonomi più intraprendenti, coraggiosi, volonterosi, che non temono di stare davanti al loro smartphone e raccontare cose, educare e intrattenere il loro pubblico, hanno capito che devono costruire un brand personale forte. Il marketing per lavoratori autonomi deve concentrarsi sulla costruzione della propria reputazione, sulla visibilità online e sulla dimostrazione delle proprie competenze e credibilità professionali. Questo e molto altro si chiama fare Personal Branding.
- Canali di marketing. I canali di marketing sono quelli che tutti conosciamo, ma il loro utilizzo può variare. Mentre il marketing di prodotto può spesso sfruttare canali di distribuzione fisica come i negozi al dettaglio o i distributori automatici, il marketing per lavoratori autonomi spesso sfrutta i canali digitali come i social media, i siti web personali e le piattaforme di freelance per promuovere i propri servizi e acquisire clienti.
Mettiamola così: gli attrezzi di base del muratore sono noti, tuttavia con un trapano puoi avvitare, svitare o fare buchi nel muro o farci altro: dipende dal tuo obiettivo. - Processo decisionale. Il processo decisionale dei clienti è sicuramente diverso quando si tratta di servizi e di prodotti. Nel marketing per lavoratori autonomi, i clienti possono passare più tempo nella fase di valutazione prima di prendere una decisione, in quanto cercano di comprendere meglio come i servizi possono soddisfare le loro esigenze specifiche.
Ma non finisce qui. Anzi, nell’ambito dei servizi entra in gioco un elemento che occorre considerare con la massima attenzione: la percezione. Ovvero, come viene interpretato il giudizio degli altri in merito alle capacità del fornitore del servizio, alla qualità del servizio che non è qualcosa di dimostrabile, tangibile e verificabile come nel caso dei prodotti. Siamo nel campo delle opinioni personali, delle esperienze individuali, quell’ambito nel quale un giudizio positivo può contare meno a seconda di chi lo comunica e di chi lo interpreta.
È il campo dove ogni testimonianza e suggerimento sono soggettivi e come tali passibili di essere valutati anche della relazione che intercorre tra i due poli della comunicazione, l’emittente, chi trasmette il messaggio e il ricevente. Elogiare la prestazione di un professionsta non genera automaticamente fiducia nell’ascoltatore.
È che il “passaparola controllato” fa il suo ingresso, ovvero quel tipo di passaparola che ha il compito di comunicare secondo una tecnica stabilita a priori.
Prima di concludere vorrei farti notare che qualcuno concorda sul fatto che il marketing dei servizi sia diverso dal marketing dei prodotti, ma sostiene anche che tutti i tipi di marketing siano in realtà marketing dei servizi, poiché tutti i prodotti includono un servizio o un’esperienza per il cliente. La fonte è il libro “Il marketing dei servizi” di Valarie A. Zeithaml, Mary Jo Bitner e Dwayne D. Gremler.
In sintesi
Il marketing per lavoratori autonomi si concentra sulla promozione di servizi intangibili che richiedono un approccio basato sulla fiducia, sulla personalizzazione e sulla costruzione di relazioni. D’altra parte, il marketing per prodotti fisici può concentrarsi sulla dimostrazione delle caratteristiche tangibili dei prodotti e sulla loro disponibilità nelle diverse posizioni di vendita. Entrambi richiedono strategie di marketing uniche per avere successo anche se impiegano, quasi sempre, i medesimi strumenti e mezzi di comunicazione e condivisione di contenuti ma con modalità e obiettivi diversi.
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