Credi sia facile trovare clienti per massaggiatori oggi? Non che ieri fosse più semplice. Il mercato era un altro.
Non c’era la saturazione di mercato di oggi, non c’erano i massaggiatori dell’ultimo minuto che aprono due centri massaggi a distanza di una porta l’uno dall’altro come i bar e si fanno la guerra dei prezzi devastando tutto il settore.
Tuttavia, se non c’era un eccesso di offerta, non esisteva neppure la domanda di servizi per il benessere della persona che vediamo oggi. Quindi, la storia si ripete: ogni situazione nasconde ostacoli e opportunità.
Oggi nella mail c’era questo messaggio di un massaggiatore professionale.
“Ciao Marino, seguo da tempo il tuo blog. Sono un massaggiatore professionale, ho aperto la partita iva da pochi mesi e vorrei sapere da te come trovare i clienti in questo momento in cui tutti si affannano a cercare clienti facendo sconti pazzeschi per via della crisi.”
Il problema della guerra dei prezzi c’era anche 40 anni fa quando non c’era crisi. Esisterà sempre qualcuno che si crede tanto furbo da volersi prendere tutto il mercato a suon di “offerte imperdibili”. Tu non metterti in testa di fare la guerra a questi venditori da strapazzo.
In questo post parlerò di:
Il mercato del benessere: tante varianti, tanta confusione.
Il mio lettore non specifica quale tipo di trattamenti fa, se è un osteopata, un massaggiatore olistico, un fisioterapista o altro.
Perciò dovrò rivolgermi al settore dei massaggiatori in genere che comprende una varietà di trattamenti.
Alcuni professionisti sono già favoriti da una condizione: la loro professione è riconosciuta dal Sistema Sanitario Nazionale come nel caso dell’osteopatia, individuata come Professione Sanitaria secondo l’articolo 7 della Legge 11/01/2018.
Quindi quest’attività si avvantaggia di una fiducia acquisita; si potrebbe dire che, in un certo senso, gode di ”luce riflessa”.
Tuttavia, le prestazioni dell’osteopata sono detraibili con la mutua solo quando sono somministrate da iscritti a professioni sanitarie già riconosciute, come per esempio medici o fisioterapisti che hanno studiato per diventare osteopata.
Ciononostante, questa posizione per la categoria rappresenta un potenziale aiuto poiché sembra che non di rado siano i medici di famiglia a consigliare di “andare dall’osteopata”, affermazione avvolta da un alone di autorevolezza perché proviene da una figura che gode già della fiducia dei pazienti.
Potrei perfino arrivare a dire che questo consiglio è una sorta di “Referral Marketing” gratuito. Tra poco te ne parlo meglio.
Più difficile, ma non impraticabile, è il percorso dei quei massaggiatori professionali considerati figure professionali in qualità di operatori olistici o del benessere.
Fatta questa premessa, ecco la mia risposta al mio lettore massaggiatore professionale che cerca clienti.
Cosa trovi in questo post.
Alcune strategie, azioni, interventi, cose che puoi fare per trovare clienti se sei un massaggiatore professionale e cosa farei io se fossi un massaggiatore, in questo momento di crisi, di guerra dei prezzi e di grande incertezza sul futuro per tutti i professionisti e lavoratori autonomi.
Però, prima di continuare ti informo che questo post è un tutorial. Perciò prenditi il tempo che serve per leggerlo tutto. Le mie guide non sono mai brevi.
E ti offro un consiglio non da blogger, non da ex-venditore, non da ex-titolare d’azienda bensì da chi si è fatto in quattro per capire dove sta andando il web marketing e cosa vale la pena di fare moltissimo, molto e pochino.
Un suggerimento che nei prossimi mesi, non dico anni perché oramai il futuro si conta in settimane e mesi, potresti trovare molto più che utile. Perciò se puoi, mettilo in pratica adesso. Non domani. Adesso.
In questo articolo troverai idee e consigli e, specialmente, una visione del marketing per professionisti che devi per forza accettare o rifiutare perché rientra nelle azioni di marketing dei servizi e tu ci sei dentro completamente.
Accetta il fatto che il marketing dei servizi non è identico al marketing di prodotto e tutto ciò che fai e dici ne fa parte.
Come qualcuno ha detto: non esiste il marketing di prodotto oggi, a ben vedere tutto è marketing dei servizi.
Iscriviti al blog per sapere quando pubblicherò articoli sul marketing dei servizi.
Ora, per rispondere a tutti gli operatori olistici e del benessere che cercano “come trovare clienti per massaggiatori” mi sono domandato:
- In un momento di crisi e recessione e anche confusione come questo, quale potrebbe essere la strategia di marketing migliore?
- Cosa dovrebbe fare chi sta vedendo i suoi affari diminuire o chi cerca clienti nuovi perché ha aperto da poco?
- Quali strategie o azioni di marketing non richiedono molto tempo e potrebbero generare lead, ovvero potenziali clienti?
In tempi di crisi, trovare clienti come massaggiatore olistico e del benessere può essere una guerra con il mercato e i concorrenti più che una sfida con sé stessi.
Tuttavia, ci sono diverse cose che puoi fare: non richiedono molto tempo ma se non metti in conto almeno un’ora al giorno non cominciare neppure – sono cose che possono aiutarti a trovare clienti potenziali, in certi casi anche in tempi brevi. Ecco alcune idee:
Nr. 1 – Fai Social media marketing
Perfino troppo banale. Le piattaforme di social media come TikTok, YouTube, Facebook, Instagram sono strumenti eccellenti per commercializzare i tuoi servizi e trattamenti. Se li sai usare.
In questo momento, cioè nel mese di aprile 2023, i primi due sono più appropriati ed efficaci degli altri: TikTok e YouTube sono lì, pronti per essere utilizzati e non richiedono competenze speciali. Però te ne parlo alla fine di questo post.
Creare pagine aziendali su Facebook, Instagram anche LinkedIn richiede solo una cosa: una costante, quotidiana, incessante volontà di creare e pubblicare contenuti di valore per chi ti segue.
Pubblicare regolarmente, condividere le tue idee, tecniche, consigli, risposte a chi ti fa domande sui tuoi trattamenti è la strada da seguire ma evita assolutamente di cercare di vendere o fare offerte appena accendi il PC.
Se hai aperto da poco tempo devi, ripeto devi costruire il tuo posizionamento nella mente dei potenziali clienti, ovvero tutti i contenuti devono servire a nutrire la fame di informazioni e soluzioni di chi ti segue. È la cosiddetta fase di lead nurturing. Ti permette di coltivare la relazione con i tuoi potenziali clienti, in altre parole stai aiutando i tuoi lead a diventare piano piano clienti attivi e paganti secondo i loro tempi e bisogni, quello che si chiama in gergo il Customer Journey. Ma non si fa con la pubblicità: quella è un’altra strada e se nessuno ti conosce, risparmia i tuoi primi soldini.
Vuoi incassare subito? La fase del lead nurturing ti aiuta nel medio e lungo periodo, in alcuni casi, se sei costante nel condividere contenuti, alcuni risultati possono vedersi anche subito. Ma senza questa fase, scordati di riempire la cassa solo con gli annunci su Facebook in questo momento, cioè nel 2023.
Su Instagram, come anche su altri social, puoi condividere immagini e video del tuo lavoro, testimonianze dei clienti e altri contenuti accattivanti. Assicurati di utilizzare hashtag pertinenti e “seguiti” e di interagire regolarmente con il tuo pubblico. Interagire non vuole dire mettere un like a un commento: significa fare marketing, capire cosa e come rispondere. Non fai marketing con un cuoricino e ciao.
Hai già letto gli stessi consigli altrove? Per forza: i consulenti come me sono costretti a ripetere la lezione ogni giorno, come a scuola. Perché? Perché solo pochissimi la mettono in pratica.
Molti cominciano, quasi tutti si perdono per strada appena vedono che di lavoro da fare ce n’è tanto. E quando non hai budget per pagare un consulente esterno o anche un “esecutivo” cioè, chi si limita a mettere in pratica le tue idee, devi fare da solo o da sola!
Mai prima d’ora i contenuti video sono stati necessari, utili e funzionali ad influenzare la percezione che il tuo potenziale cliente ha della tua Competenza, Autorevolezza e Affidabilità, come professionista e azienda.
Nr. 2 – Fai Email marketing
L’email marketing è un modo efficace per raggiungere potenziali clienti. Puoi raccogliere indirizzi e-mail dai tuoi clienti attuali e potenziali e inviare loro regolarmente newsletter e aggiornamenti sui tuoi servizi ma con molta parsimonia. Se li bombardi di offerte dopo meno di un mese da quando sono entrati nel tuo database hai chiuso. Scappano, si cancellano. Adios! Assicurati di personalizzare le tue e-mail e di fornire contenuti di valore che i tuoi iscritti troveranno interessanti, utili per le loro esigenze e interessi. La PIE, problema, interesse, esigenza.
Se mi leggi con costanza sai che io adoro l’Email Marketing perché in questo momento storico è, forse, l’ultima barricata sulla quale devi stare in piedi (come i rivoluzionari francesi nel 1789) e gridare a squarciagola ma con stile unico, il tuo messaggio di posizionamento, i tuoi contenuti di valore e tutto quello che dimostra la tua Competenza, Autorevolezza e Affidabilità di “leader di micro nicchia”, se lo sei davvero.
Nr. 3 – Fai Referral Marketing
Il marketing del passaparola è una delle forme più efficaci di marketing. Incoraggia i tuoi attuali clienti a indirizzare i loro amici e familiari ai tuoi servizi di massoterapia. Offri loro uno sconto o una sessione gratuita per ogni segnalazione che portano.
Aspettaaaaaa prima di andare avanti. Leggi quello che ho già scritto sul referral marketing perché gli italiani lo chiamano passaparola anche se, per loro, è la cosa più difficile da capire e mettere in pratica.
Per approfondire il Referral Marketing leggi: Come gestire i clienti. L’approccio consapevole
Nr. 4 – Collabora con altre aziende, fai Co-Marketing.
Puoi collaborare con altre aziende del tuo settore per promuovere i tuoi servizi di massoterapia. Ad esempio, puoi creare una partnership con uno studio di yoga o un centro fitness per offrire una promozione congiunta.
Puoi far ottenere ai tuoi clienti uno sconto speciale su prodotti “legati” in qualche modo alla tua attività, venduti da un’azienda autorevole.
Un esempio semplice per farti capire. Se i tuoi trattamenti prevedono l’uso di olii essenziali, puoi sottoscrivere un accordo con un marchio noto che ai tuoi clienti riserva uno sconto specifico su determinati prodotti.
Attenzione, qui la cosa è seria. Non basta dire ai tuoi clienti che se comprano da Tizio.com avranno uno sconto. Tutta l’operazione deve essere studiata nei minimi dettagli. Il coupon deve avere un nome che richiama la tua attività. Lo sconto deve essere comunicato in modo unico per farne percepire l’esclusività. Non sono minuzie!
Sono i dettagli che parlano di te e rivelano come tratti i tuoi clienti. Se questi dettagli per te non sono importanti, lascia perdere. Vai al mare.
La collaborazione con altre attività anche in settori diversi dal tuo ti aiuterà a raggiungere un pubblico più ampio e a generare lead.
Nonostante mettere in piedi queste azioni di marketing possa sembrare facile, posso affermare per esperienza personale che la collaborazione con altre aziende, anche di settori “vicini”, in Italia è vista come la grandine a maggio. Appena ne parli scappano tutti nonostante sia dimostrabile e dimostrato che può portare nuovi clienti e aiutarti in molti altri modi a fare cassa.
In Italia è una delle attività tra le più incomprese e faticose da mettere in pratica tra le micro, piccole e medie imprese.
È indubbio che il Co-Marketing, quale strategia di marketing che coinvolge la collaborazione tra due o più aziende per promuovere un prodotto o un servizio comune, venga applicato maggiormente tra le grandi aziende.
Tuttavia, come ho scritto prima, forme più “in piccolo” di Co-Marketing, possono essere utilizzate anche da professionisti e micro attività, purché rispettino gli accordi scritti che tutelano entrambe le parti della collaborazione.
Come consulente, ritengo che anche questa mancanza di interesse verso le collaborazioni dipenda da una generale assenza di “cultura imprenditoriale” ma anche dalla volontà dei singoli di scoprire, imparare e impiegare tecniche di marketing che vadano oltre la solita pubblicità. Questione culturale e non aggiungo altro.
Nr. 5 – Prenotazione online
Rendi facile per i potenziali clienti prenotare i tuoi servizi online. Utilizza un sistema di prenotazione intuitivo e integrabile nel tuo sito web e/o nelle pagine dei social media. Ciò ti farà risparmiare tempo e renderà più facile per i clienti programmare gli appuntamenti.
Anche qui si trovano mille ostacoli. Di solito sono scuse per non impegnarsi nell’attivazione di un servizio che le persone cercano come il pane e i professionisti scansano come la peste.
Ci sono alcune piattaforme online che permettono una flessibilità che può adattarsi facilmente alla tua attività, come, ad esempio, Calendly. Tranquillo puoi cliccare, non ti costa niente.
In conclusione ricorda: commercializzare i tuoi servizi di massaggiatore professionista in tempi di crisi richiede creatività, pazienza e coerenza. Mantieni i tuoi messaggi positivi, empatici e autentici.
Implementando queste strategie, puoi generare lead e costruire una base di clienti fedeli.
Ah! Non ho dimenticato la promessa.
Ecco qualche idea su come usare TikTok e YouTube per creare una base di potenziali clienti.
In realtà non è solo un consiglio.
È “il consiglio” che sto offrendo gratuitamente a tanti professionisti, lavoratori autonomi e imprenditori in questo momento, perché tra tutte le azioni che puoi mettere in piedi, questa è la più importante ed efficace in questo periodo. E te lo dico con il cuore in mano.
Puoi dedicare budget ridotti a tutte le altre attività elencate fin qui e in tutto il mio blog ma a questa devi riservare tutta la tua capacità di comprensione e attenzione.
Visibilità e video online
La visibilità in video in questo momento è la strategia di marketing e comunicazione più efficace che tu possa mettere in pratica per:
- trovare potenziali clienti interessati ai tuoi contenuti in video solo se sono indirizzati a soddisfare i loro interessi, risolvere i loro problemi, incontrare le loro esigenze,
- trovare persone disposte a seguirti sui social dove pubblichi i tuoi video,
- nutrire il tuo pubblico con contenuti assolutamente mirati,
- generare autorevolezza e affidabilità.
Lo voglio ripetere perché tutti si lavano la coscienza coi soliti quattro consigli senza andare a fondo nella questione:
la visibilità online (e offline), in questo momento particolare, e sono pronto a mettere la mano sul fuoco, è la strategia di marketing e comunicazione più importante e necessaria.
Se non lo fosse perché un’azienda come Google avrebbe investito così tanto negli Short su YouTube?
Perché Facebook non fa che bombardarti di consigli su come usare le stories e i reels su Instagram?
Perché una “storia” su Facebook attira molti più clic di un post con testo e foto nel tuo feed?
Cosa sono gli YouTube Shorts e perché devi imparare a crearli.
Gli “Shorts” su YouTube sono video di breve durata che permettono agli utenti di creare e condividere video della durata massima di 60 secondi.
Questo formato è diventato sempre più popolare negli ultimi anni, in particolare tra il pubblico più giovane che preferisce contenuti più brevi che si possono “consumare” più velocemente.
Google spera di attirare questi utenti più giovani e mantenerli coinvolti con i contenuti di questo tipo.
È particolarmente importante in questo momento in quanto la concorrenza per i contenuti video online continua a crescere; altre piattaforme come TikTok e Instagram Reels che si contendono l’attenzione degli utenti di ogni età.
Non credere a quello che dicono i meno informati e i soliti denigratori della tecnologia che non capiscono: gli Shorts su YouTube e i contenuti su TikTok sono impiegati da professionisti e imprese di ogni genere che si rivolgono a un pubblico enorme ed eterogeneo per gusti ed età.
Ricorda: non sono mai gli strumenti a fare danni, è il modo in cui le persone li usano.
In più YouTube Shorts offre ai creator nuove opportunità per raggiungere un pubblico più ampio e monetizzare i propri contenuti, il che potrebbe generare maggiori entrate sia per YouTube che per i suoi creator.
Tu potresti essere un “creatore di contenuti” e non storcere il naso di fronte alla possibilità di guadagnare con i tuoi contenuti su trattamenti, tecniche, consigli, risposte a domande degli utenti.
Se non capisci come funzionano i mezzi di comunicazione e i social, puoi sempre tornare a usare il marketing tradizionale e il Direct Marketing postale.
In questo momento, secondo me, potrebbe perfino rappresentare un’ottima idea per certi professionisti.
Ma non si fa pagando una ditta che usa poveri cristi per riempire le buchette della posta di volantini accartocciati. Quello lascialo fare ai supermercati.
E il resto dei consigli per fare Video Marketing?
Lo trovi spiegato bene nel post Idee per creare video per massaggiatori, un tutorial breve di 5 pillole su come creare video per le attività di massaggi e trattamenti olistici e nel campo del benessere.
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